Qi Reflexology, da dove inizia la mia esperienza
Inizio la mia “esperienza energetica” attraverso l’arte, ovvero la musica: la vibrazione più alta. È una vera e propria spinta travolgente alla quale mi è impossibile dire di no. Così a sei anni decido di diventare flautista con un percorso accademico classico che mi conduce prima al “Conservatorio C. Pollini” di Padova, dove mi diplomo in flauto traverso nel 1993 col massimo dei voti, e in seguito presso Accademie Italiane ed estere. Raggiungo il mio obiettivo: quello di suonare in orchestre e in gruppi di musica da camera esibendomi in rinomati teatri in Italia, in Europa e Stati Uniti. Ho anche l’opportunità di insegnare strumento musicale in varie scuole private e statali; questa si rivela un’esperienza veramente formativa.
Tutto ciò è meraviglioso, ma giunta a questo punto sento che non è esattamente questa la vita che cerco. Sento dentro di me di voler sperimentare qualcos’altro… le forti emozioni che mi spingono a vivere l’esperienza del concerto in pubblico, e le vibrazioni “magiche” dei vari brani che continuo a suonare, risvegliano dentro di me una “forza” che desidero conoscere più da vicino e che sento di poter fare mia! Così dal 1999 inizio a esplorare il mondo delle arti di benessere, meditazione e di movimento (Taiji Quan, Qi Gong, Bagua Zhang, …) grazie all’incontro con il M° Michele Griggio. L’aspetto che ho modo di approfondire e assaporare fin dall’inizio, è quello sulla meditazione. La prima volta con la pratica dei “6 suoni segreti” (così è chiamata), in modo assolutamente esperienziale, senza preconcetti o esperienze esistenti poiché non ne ho. Non dimenticherò mai quella prima pratica!
Parallelamente incontro un’altra meravigliosa arte, quella del “toccare il piede”, diventando operatrice On Zon Su® (antica riflessologia plantare cinese) nel 2001, in seguito operatrice di Moxibustione, di “Ti Ta” (massaggio tradizionale cinese) e di “On Kiu” (trattamento dei meridiani tendinei), e negli anni approfondisco ulteriormente il lavoro sul piede seguendo diverse tipologie di percorsi. Questa strada mi da la possibilità di vivere il lavoro con il Qi attraverso il contatto con le altre persone, e grazie al continuo lavoro sul piede di questi ultimi vent’anni su bambini, adulti, persone della terza età, con le più diverse problematiche ho aumentato sempre più la mia esperienza e sensibilità.
La mia ricerca continua sempre, approfittando di ogni occasione per incontrare persone più mature ed esperte di me. La pratica del Taiji e quella del Qi Gong rimangono il mio mezzo per entrare nello stato di quiete, attraverso la pratica statica (“dell’albero”), tutte le tecniche di respirazione e di ascolto di se e degli altri, le sequenze di meditazione in movimento. Trovando dei grossi vantaggi durante i trattamenti che mi trovo a eseguire. Poi dal gennaio del 2003 in seguito ad un problema di salute abbastanza serio, mi ritrovo a non poter praticare per un lungo periodo, così sostituisco alla pratica statica in piedi e della camminata, la pratica da seduti. Quello è un periodo importante nel quale inizio a comprenderne la forza e l’importanza fondamentale, e da allora continuo a esercitare la pratica da seduta. Questa esperienza mi da anche modo di sperimentare la pratica del Qi Gong per il recupero, e devo dire che il risultato è davvero inaspettato! Nel giugno del 2018 vivo il contatto con gli alberi e l’intero bosco in circostanze non convenzionali, ritrovando in questi meravigliosi esseri dei veri “portali energetici”, e imparando ad ascoltare tutto ciò che sta attorno a noi: persone, animali, piante, pietre, oggetti. Lavorare su di se significa metterci nella condizione migliore per poterci aprire alle informazioni che giungono dall’esterno, senza paura che queste ci danneggino.
Ora studio lo stile Yang di Taiji Quan e Qi Gong del Maestro Yang Jwing Ming guidata dalla passione e professionalità del Maestro Alessandra Fogliano di Napoli, e lo stile “dell’acqua” Taiji Quan e Qi Gong del M° Wang con la guida e il supporto prezioso del Maestro Fabio Duranti di Padova.
Ogni conoscenza ha lasciato un’impronta fondamentale nella mia esperienza portando ora a sviluppare una pratica, Qi Reflexology, che è la somma di tutte queste saggezze intrecciate una con l’altra andando a formare un sistema flessibile ed efficace. Qi Reflexology mi ha insegnato quanto il radicamento e la capacità di sentire siano fondamentali per chi si approccia al tocco verso un’altra persona, e quanto l’esperienza, se supportata da uno spirito di curiosità e voglia di imparare, sia la guida più equilibrata e sicura.